FASI DELLA PRODUZIONE
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DEFOGLIAZIONE
La defogliazione è il primo procedimento che viene effettuato sulle olive, questa consiste nella sottrazione dei rami e delle foglie dalla massa di olive da lavorare. Si attua con una macchina che aspira e asporta le foglie dalle olive. Durante questo procedimento è fondamentale che le olive non ricevano eccessivi urti e che la drupa rimanga intatta
2
LAVAGGIO
La massa di olive raggiunge in modo continuo, tramite un nastro trasportatore, una stazione di lavaggio che attraverso un flusso d’acqua corrente pulisce le olive nel loro percorso. La macchina possiede anche appositi vaporizzatori indispensabili per eliminare i piccoli resti di terriccio che possono rimanere attaccati alle olive.
3
FRANGITURA
(metodo tradizionale)
Di seguito al lavaggio le olive arrivano alla macinatura. Questa avviene sempre entro 24 ore dalla raccolta delle olive. Il sistema di frangitura delle olive a molazze è il metodo utilizzato più antico. Il meccanismo è esercitato dalla rotazione di una o più ruote in pietra sulla massa di olive. Queste ruote schiacciano le olive facendone fuoriuscire i succhi
FRANGITURA
(metodo moderno)
Le olive confluiscono in una macchina d’acciaio a dischi dentati che ruotando macinano e tritano le olive
4
GRAMOLAZIONE
La gramolazione è una fase fondamentale per l’estrazione successiva dell’olio dalla pasta di olive. Questo procedimento consente alla pasta di olive di mescolarsi fino a 25-27 gradi centigradi raggiungendo così la temperatura ideale in cui gli enzimi naturali presenti nella pasta riescono ad attivarsi pienamente per consentire l’aggregazione delle goccioline di olio e agevolare l’estrazione. La gramola è costituita da una vasca semicircolare in acciaio inox, al suo interno ruota un asse centrale dotata di pale convergenti utilizzate per muovere la pasta e renderla omogenea in temperatura. I tempi di gramolazione si aggirano intorno ai 30 minuti circa
5
SPREMITURA PER PRESSIONE
(metodo tradizionale)
E’ la tecnica più antica utilizzata per l’estrazione del mosto oleoso. La spremitura avviene per pressione meccanica, la pasta viene spalmata su dischi di fibra, i fiscoli, che contrapposti con dischi di acciaio inox, creano una colonna formata appunto dai fiscoli e dai dischi di acciaio. In seguito il carrello con i dischi viene messo sotto una pressa idraulica così tramite pressione avviene l’uscita della componente liquida oleosa (mosto oleoso) ovvero olio e acqua di vegetazione. La parte solida, che rimane aderente ai fiscoli dopo la spremitura, è detta sansa. In sintesi la spremitura tradizionale utilizza maggiormente la manodopera rispetto al sistema continuo di spremitura ma allo stesso tempo comporta una riduzione alla sollecitazione meccanica a carico del frutto favorendo caratteristiche organolettiche differenti dall’olio ricavato dal sistema continuo.
ESTRAZIONE PER CENTRIFUGA
(metodo moderno)
Con l’estrazione moderna detta a ciclo continuo il mosto oleoso si divide dalla sansa (parte solida) attraverso centrifugazione, con l’uso del decanter, una macchina estrattrice che attraverso la velocità dividi i due elementi. Con questo metodo si ha un risparmio in termini di lavorazione e di tempo per il risultato finale.
6
SEPARAZIONE
La componente liquida (mosto oleoso) ricavata sia dalla spremitura tradizionale sia dall’estrazione moderna viene immessa in una macchina a centrifuga verticale (separatore) che sfruttando il peso specifico più leggero dell’olio separa quest’ultimo dall’acqua. L’olio così ricavato si chiama olio grezzo (non filtrato) che è già pronto per il consumo. Un ulteriore fase aggiuntiva è il filtraggio che rende l’olio grezzo (velato) in olio lucido trasparente. Un tempo il filtraggio attraverso decantazione e travasi
7
CONFEZIONAMENTO
L’olio una volta ottenuto dalla spremitura viene stoccato in delle cisterne in acciaio con l’utilizzo di azoto per la conservazione e viene poi confezionato in imballaggi da 0,50LT / 0,75LT / 1LT in formato bottiglia e in 5LT in formato latta.
SISTEMA DI RINTRACCIABILITA’ CONTROLLATA
Abbiamo creduto da sempre nei principi della coltivazione biologica ottenendo fin dal 1992 la certificazione di prodotto “da agricoltura biologica”, il primo certificato in Emilia Romagna, il settimo in italia.